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La Robbia: una delle principali fonti di tinte naturali per tessuti

  • Immagine del redattore: Sandra Pignatta
    Sandra Pignatta
  • 5 giu
  • Tempo di lettura: 1 min
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Qualche anno fa ci siamo innamorati della robbia, una pianta antica dal passato glorioso e dal cuore... rosso! Non è solo una pianta qualunque: la robbia (Rubia tinctorum) è stata, per secoli, una delle principali fonti di tinte naturali per tessuti. E noi non potevamo resistere alla tentazione di coltivarla nei nostri campi!


Pazientemente, nel corso degli ultimi anni, abbiamo piantato e curato le nostre robbie. Le radici, però, non hanno fretta: ci vogliono almeno due o tre anni prima che siano pronte per la raccolta. E così, tra una stagione e l’altra, le abbiamo viste crescere, silenziose ma determinate, nel cuore della terra.


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Finalmente, quest’anno è arrivato il momento tanto atteso: la prima raccolta di radici di robbia! 


Con pala e pazienza, abbiamo scavato e tirato fuori queste radici robuste e ramificate, cariche di pigmento naturale. Una volta raccolte, le abbiamo pulite con cura, tagliate e messe ad essiccare lentamente, come si faceva una volta, per conservarne al meglio tutte le proprietà tintorie.


La parte più magica? Quando le radici secche si trasformano, pronte per essere usate nelle tinture naturali.


Coltivare la robbia è per noi un gesto di rispetto verso la natura e le antiche tradizioni tintorie. È un modo per valorizzare le piante tintorie italiane, per creare bellezza senza chimica e per ridare vita a saperi che rischiano di andare perduti.


E poi, diciamolo: vedere nascere un colore dalla terra, con le proprie mani, è qualcosa di profondamente emozionante.

 
 
 

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